Sotto il nome di Shaolin Ch’uan nella nostra scuola si racchiudono diversi Stili.
Nei primi cinque anni di studio, il praticante imparerà diverse combinazioni di tecniche di pugno, palmo, parata, calcio e caduta, codificate in percorsi (forme) e applicazioni di quello che nel nostro ambito viene chiamato Pei Pai Shao Lin Ch’uan (Shaolin Classico della Cina del Nord). Parte integrante della scuola è anche l’insegnamento di esercizi fondamentali e avanzati di combattimento con armi tradizionali cinesi (vedi sotto).
Il fine ultimo è l’assimilazione di meccaniche e strategie di movimento e combattimento della scuola Chang Dsu Yao, caratterizzata da movimenti ampi e circolari. Diversamente da quanto avviene nel corso di T’aiChi Ch’uan, qui viene posta grande attenzione alla rapidità e alla potenza dei movimenti, nonché all’allungamento delle posizioni.
Questo periodo di formazione iniziale fornisce all’allievo il materiale necessario per essere poi introdotto alle forme avanzate, le quali sviluppano movenze più complesse e specifiche.
Forme Avanzate
- Mei Hua Ch’uan: questo stile, molto vicino allo Shaolin Classico, ne costituisce la diretta evoluzione. In effetti le forme base che noi chiamiamo Shaolin si possono ricondurre alla branca del Mei Hua Ch’uan. Questo stile avanzato predilige i movimenti circolari, e sfruttando le forze centrifuga e centripeta, combatte contro molti avversari alla volta, portando colpi molto rapidi e continui.
- Pa Chi Ch’uan: stile praticato un tempo dalle guardie imperiali, si sviluppa combattendo in otto direzioni, portando colpi molto potenti il cui scopo è quello di percuotere con forza punti sensibili e disarticolare le giunture.
- T’ang Lang Ch’uan: il famoso stile della mantide religiosa. Uno stile che punta a sviluppare velocità e precisione tali, da permettere al praticante di portare molti colpi sui punti vitali (108 punti dell’ago puntura).
- Hung Ch’uan: uno stile molto elastico, caratterizzato da colpi molto rapidi, di mano e di gamba, con ritmi diversi.
- Kung Li Ch’uan: tramite questo stile, il praticante lavora sullo sviluppo della forza sia interna che esterna allo scopo di raggiungere dapprima l’armonia tra respiro e tecnica e in seguito tra Ch’i e Forza.
- Ts’ui Pa Hsien Ch’uan: più comunemente noto come “stile dell’ubriaco”, è ricco di volteggi e cadute, richiede una grande preparazione atletica e non comuni doti di agilità. Nello specifico, nella nostra scuola si impara la forma del “giovane ubriaco”.
Le Armi dello Shaolin Ch’uan
Nella nostra scuola si studia l’utilizzo delle seguenti armi tradizionali cinesi:
Bastone Corto (P’ang)
Bastone Lungo (Kun)
Sciabola (Tao)
Due Sciabole (Shuang Tao)
Bastone Snodato a Due Pezzi (Shuang Chieh Kun, noto nelle arti giapponesi come Nunchaku)
Bastone Snodato a Tre Pezzi (San Chieh Kun)
Catena (Kang Pien)
Manganelli (Shuang Kuei, noto nelle arti giapponesi come Tonfa)
Lancia (Ch’iang)
Alabarda (Kuan Tao)
Spada (Chien)
Due Spade (Shuang Chieh)
Spade Uncinate (Shuang Kou)
Asta di Ferro Corta (T’ieh Ch’ih, noto nelle arti giapponesi come Sai)
Tipicamente, l’apprendimento delle armi comincia verso la fine del primo anno di pratica, con lo studio del Bastone.
Di ciascuna di queste armi vengono studiate tanto le forme (sequenze preordinate di movimenti) quanto le applicazioni. I percorsi avanzati insegnano il combattimento di un’arma contro se stessa (es: bastone contro bastone) o contro un’altra arma (es: bastone contro sciabola, lancia contro alabarda).
Le Chin Na
Sia nello studio dello Shaolin Ch’uan che in quello del T’ai Chi Ch’uan, si vanno a studiare le Chin Na. Questo nome indica genericamente un vasto insieme di tecniche di prese, leve e controlli articolari. Studiando l’anatomia del corpo umano, il praticante comincerà con l’apprendimento delle leve articolari, aggiungendovi in seguito pressioni sui punti vitali, tecniche di separazione muscolare e tecniche di blocco del respiro e della circolazione.
Ti Kung Ch’uan
Il corso di Shaolin è anche il luogo in cui vengono maggiormente approfondite le tecniche di caduta (Ti Kung Ch’uan). Questi movimenti insegnano al praticante non solo come attutire l’impatto con il terreno, ma anche come difendersi a terra e come rialzarsi velocemente.
In un primo tempo, questi esercizi vengono eseguiti su dei materassini, in modo che l’allievo possa apprendere il movimento senza timore di farsi male. L’obiettivo finale, però, è quello di eseguire tecniche di caduta su qualsiasi terreno: la corretta esecuzione del movimento garantisce l’assorbimento dell’impatto senza traumi.